‘Cutting’ e dintorni. La libreria di coro di Sant’Agostino di Siena tra conservazione e dispersione
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2240-3604/15775Parole chiave:
Agostiniani, Corali, Catalogazione, Miniatura, Mercato d'arteAbstract
Il contributo espone i primi risultati della campagna catalografica della libreria di coro di Sant’Agostino di Siena, progetto in corso presso la Biblioteca centrale della Provincia Agostiniana d’Italia (Viterbo). Il caso di studio qui trattato rappresenta, inoltre, una preziosa occasione per ricostruire la fitta rete, in alcuni casi molto complessa, che collega questi codici alle maggiori collezioni, pubbliche e private, nazionali e internazionali. I libri di coro degli Agostiniani di Siena presentano infatti – come spesso accade per questo tipo di manoscritti – consistenti lacune, prodotte da asportazioni volte a offrire miniature ritagliate sul mercato d’arte. Partendo dall’album di frammenti miniati riunito negli anni ’30 dell’Ottocento da James Dennistoun, il saggio illustra i cutting che sono stati identificati come provenienti dai corali di Sant’Agostino, soffermandosi sulle difficoltà incontrate nel processo di ricomposizione dei corali, in parte dovute alle antiche pratiche di descrizione di questa tipologia di materiale.
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