«Un disordine ha partorito un ordine». I cartulari bolognesi sei-settecenteschi e la legislazione ecclesistica in tema di archivi
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2240-3604/16254Parole chiave:
Strumenti di ricerca, Corporazioni religiose soppresse, Storia di Bologna, Legislazione ecclesiastica, Archivio di Stato di BolognaAbstract
Presso l'Archivio di Stato di Bologna, nel fondo Corporazioni religiose soppresse, si conservano gli archivi di conventi e monasteri presenti in città già nei primi secoli del Medioevo e soppressi durante la dominazione francese. Al loro interno, oltre a documenti sciolti di vario tipo, si custodiscono anche una serie di strumenti di corredo archivistico confezionati in epoca seisettecentesca, tra questi anche i Sommari e i Repertori delle scritture. Tali testi riportano in forma succinta tutta la documentazione presente nell'archivio dell'ente cui appartengono prima della soppressione dell'ente stesso. Ad essi si guarderà in un'ottica prevalentemente diplomatistica allo scopo di individuarne la tipologia documentaria di appartenenza e di determinarne, attraverso il confronto tra il dato contenutistico-formale e la legislazione archivistica di riferimento, il valore e la funzione svolta.
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