Manoscritti, incunaboli e cinquecentine del monastero del Corpus Domini di Bologna. Primi risultati di una ricerca su un fondo finora sconosciuto

Autori

  • Giorgia Proietti Università LUMSA, Libera Università Maria Ss. Assunta

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2240-3604/18780

Parole chiave:

Corpus Domini di Bologna, Manoscritti, Incunaboli, Cinquecentine, Paolo Casanova

Abstract

A partire dall’ottobre del 2020, presso il monastero del Corpus Domini di Bologna, all’interno del progetto PRIN 2017, è stato condotto un lavoro di ricognizione volto ad individuare quanto di manoscritto fosse ancora conservato dalle monache. I primi risultati ottenuti hanno confermato l’importanza del lavoro condotto su questo fondo ancora sconosciuto. Ad oggi è stato possibile infatti identificare e descrivere settanta manoscritti, a cui si sono aggiunti materiali d’archivio e stampe antiche, tra cui incunaboli e cinquecentine, poco conosciuti o addirittura ritenuti perduti. Il presente articolo ha lo scopo di presentare i risultati di questa prima ricognizione, concentrando in particolare l’attenzione su quei manoscritti e quei libri a stampa che sono apparsi di maggior interesse dal punto di vista bibliologico e storico e, ancor di più, testuale.

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Pubblicato

2024-08-05

Fascicolo

Sezione

TECA Dossier